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L’arteterapia è accessibile a tutti, a partire dai 4 anni di età.


È un “fare” che pratichiamo insieme, per liberare ciò che blocca la persona e facilitare la piena espressione di sé, promuovere l’autostima, incoraggiare cambiamenti personali, ridurre disarmonie e altre forme di disagio, risultando un vero e proprio mezzo di sostegno.


L’obiettivo non è il prodotto in sé ma, con l’arteterapia, l’immagine interna diventa immagine esterna, visibile, comunicabile e si espone per essere condivisa.


Il riuscire a raffigurare immagini, sentimenti ed emozioni, esprimendoli simbolicamente in una forma visiva concreta permette di poterli osservare come qualcosa di staccato da sé.


Ecco allora che anche nelle immagini più cariche di sofferenza e di angoscia si crea uno spazio di comprensione ed elaborazione che può essere di aiuto all’individuo, che è alla ricerca di nuove modalità di interazione ed integrazione tra il proprio mondo interiore e il mondo relazionale esterno, lavorando su di lui in modo completo.


È un linguaggio senza giudizio. In arteterapia non c’è mai una classificazioni a priori (se usi il nero allora significa che…). Ogni espressione artistica ha senso solo nel qui e ora della relazione tra la persona e l’arteterapeuta.

I materiali utilizzati


In arteterapia si lavora con un'ampia varietà di materiali artistici.


La loro scelta non è mai casuale, ma nasce dall’ascolto della persona, dal momento specifico che sta vivendo, dalla sua età e dal tipo di percorso, che viene pensato e personalizzato insieme.


Alcuni strumenti facilitano l’espressione libera e istintiva, altri stimolano la riflessione, l’ascolto di sé, la narrazione.


Tra i materiali utilizzati:

  • acquerelli, grafite, carboncino, pastelli
  • argilla
  • carta di vari tipi e grammature
  • elementi naturali
  • tecniche miste, collage, mandala, lavoro con le immagini.

Durata e frequenza delle sedute

Le sedute di arteterapia hanno una durata di circa 60 minuti e possono svolgersi:

  • in modalità individuale (per adulti, adolescenti o bambini);
  • in coppia (es. genitore-figlio, fratelli, partner);
  • in gruppo (per bambini, adolescenti, adulti, donne, anziani, contesti educativi o terapeutici).


La frequenza degli incontri viene concordata insieme, a seconda delle esigenze della persona o del progetto condiviso.

Alcune tipologie di percorso possibili sono:

  • un percorso di sostegno a breve termine, correlato a un momento di crisi, un passaggio delicato o un'esigenza specifica;
  • un percorso continuativo, volto a favorire un cammino di consapevolezza, crescita e integrazione profonda;
  • un’esperienza creativa in gruppo, per esplorare tematiche comuni (autostima, femminilità, relazioni, emozioni...) in un ambiente protetto.


Il primo colloquio serve per conoscersi, ascoltare i bisogni e valutare insieme la proposta più adatta.